«L’Ellisse» nasce con l’obiettivo di indagare la letteratura italiana dalle Origini al Novecento, utilizzando gli strumenti della filologia testuale e secondo una prospettiva attenta al divenire storico e ai contesti socio-geografici. Le opere, nel loro nascere e strutturarsi sullo scrittoio dell’autore, così come nelle tappe della loro fortuna, saranno al centro delle indagini, entro un’impostazione che giudica l’analisi filologica un momento fondamentale nell’interpretazione letteraria.
In questo quadro, saggi condotti sulle carte e sulle varianti d’autore, sullo stratificarsi effettivo e determinante delle fonti entro il corpo dei testi, sulla tradizione manoscritta o a stampa delle opere e sulla loro incidenza nella storia letteraria saranno affiancati da ricerche su territori fin qui poco esplorati e dalla pubblicazione di materiali inediti.
La ricognizione del patrimonio manoscritto muoverà dai singoli autori, non arrestandosi alla semplice comunicazione erudita ma con il fine di comprendere la natura eminentemente storica del fare letterario e di giungere, nel tempo e attraverso il coordinamento delle indagini, a delineare il quadro di circoscritti ambienti culturali. Con lo stesso intento affronteremo zone individuate del patrimonio a stampa: censimenti ragionati, recuperi di opere dimenticate o poco note saranno le priorità in questo campo. Nostra convinzione è che per questa via si possa restituire il tessuto connettivo entro il quale maturano e vanno intesi i classici della letteratura italiana.
Riserveremo poi un’attenzione particolare alla produzione di carattere filosofico, scientifico, filologico e antiquario e, in questo modo, alla presenza del latino nella cultura italiana d’età moderna. L’intento è quello di far riemergere un volto della nostra letteratura, quello afferente al vasto continente del neolatino, solo parzialmente noto e le fitte connessioni che lo legano ad altri ambiti disciplinari.
Seguendo questi grandi filoni d’indagine ci proponiamo dunque di pubblicare saggi e interventi in cui tra analisi filologica e interpretazione critica non si registri alcuna dicotomia: l’utilità, persino la necessità, di una sinergia tra i due momenti è il presupposto con cui ci presentiamo ai lettori.